Fisioterapia e Alimentazione
A nessuno piace infortunarsi, tanto più se si tratta di sportivi o atleti professionisti.
Un primo step per evitare frustrazioni e nervosismo legati al sedersi in disparte a guardare gli altri che si allenano è dedicarsi con costanza e impegno alla fase del “recupero”.
Tutti gli sportivi odiano smettere di allenarsi, ma se l'obiettivo è rimettersi in forma il più velocemente possibile, trascurare la fase di recupero post-infortunio è l'errore più grave che si possa commettere.
In questo articolo parleremo dell'obiettivo numero uno dello sportivo che vuole rientrare in attività: il recupero della massa muscolare.
E di come in questo processo interviene non solo la fisioterapia ma anche l'alimentazione.
Parleremo in particolare di cosa aiuta il processo di riduzione dell'infiammazione e migliora le capacità rigenerative del muscolo.
Quello che avviene dopo un infortunio si può dividere in due fasi.
1) La prima è caratterizzata da infiammazione a cui si lega immobilità e di conseguenza ipotrofia muscolare, perdita di forza e funzionalità.
2) La seconda fase è quella in cui l’atleta ricomincia gradualmente un percorso di recupero e i suoi muscoli tornano a lavorare.
E' in questa seconda fase che entra in gioco la riabilitazione sportiva, quella branca della fisioterapia che si occupa principalmente delle lesioni traumatiche che possono verificarsi nello svolgimento dell’attività sportiva.
Ma vediamo cosa può aiutare a velocizzare la prima fase per arrivare presto al recupero. Se infatti il fisioterapista svolge un ruolo fondamentale nel recupero della mobilità, è vero anche che l'alimentazione non può essere sottovalutata soprattutto durante il processo infiammatorio.
A livello metabolico infatti vi sono diversi cambiamenti che accompagnano il periodo post infortunio. Nella nostra esperienza possiamo dire con estrema sicurezza che sportivi che hanno seguito una precisa alimentazione hanno avuto processi di recupero molto più brevi.
L’infiammazione nel post infortunio è da considerarsi come un evento positivo, poiché interviene a difesa dell'organismo e facilita la riparazione dei tessuti. Ma per evitare che questo processo si aggravi (portando alla cosiddetta infiammazione cronica) ci si può aiutare anche a livello nutrizionale assumendo sostanze con capacità anti infiammatorie.
Il nostro corpo infatti è si in grado di produrre sostanze che contrastano l'infiammazione, ma queste spesso non bastano.
In tal senso possiamo elencare alcuni alimenti che risultano molto utili:
- il pesce, in special modo quello azzurro e il salmone.
Questo perché hanno un alto contenuto di omega-3; se ne dovrebbero mangiare almeno tre porzioni per settimana;
- la verdura e la frutta, purché colorate: rosso, viola, giallo, verde…
Il colore, infatti, è in genere dovuto a cosiddetti polifenoli, sostenze dotate di capacità antinfiammatorie e antiossidanti. Fra tutti i tipi di frutti, i più efficaci sono quelli di bosco;
- l’olio extra vergine d’oliva dal momento che contiene una sostanza, l’oleocantale che ha un importante effetto antiossidante;
- anche il the (specialmente quello verde) e il curry sono efficacissimi antinfiammatori.
La prossima volta approfondiremo il discorso concentrandoci sulla fase di inizio riabilitazione e quindi sugli alimenti che possono favorire questo processo.
Quello che possiamo dire in conclusione è che alimentazione e fisioterapia nelle fasi di recupero muscolare post infortunio sono strettamente legate. In base alla nostra esperienza, il fisioterapista va ad agire sulle cause della patologia e non esclusivamente sui sintomi, per questo porre l’attenzione anche sull'alimentazione diventa fondamentale.
Un problema si risolve quando quando vengono risolte tutte le variabili che lo determinano.
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